SORA (FR), 25 LUGLIO 2015 - Alle prime luci dell'alba ero già in piedi, anche se qualcuno penserà che non vi sia molta differenza tra lo stare sdraiato e l'essere in posizione eretta, per via delle mie zampe corte. Zainetto rosso in spalla attaccato alla pettorina e con una missione da compiere: aiutare i tanti lettori che chiedono come poter riconoscere un buon allevamento nel quale prendere un cane, ma, soprattutto, come individuare un allevatore che svolga il suo lavoro con amore e non sia ossessionato dalla spasmodica sete di guadagno.
Dopo 60 estenuanti minuti di macchina con papà che al mattino ha la simpatia di una zanzara tigre, arriviamo nell'Allevamento Dei Volsci a Sora. Il mio umano pensava che avessi avvisato della nostra visita, la signora Lucia Kofler, titolare dell'attività, ma, non appena saputo il contrario, per qualche istante, ho temuto che per via del suo forte imbarazzo, papà, potesse chiedermi un risarcimento per danni biologici.
Superato l'impasse iniziale, in nostro tour è iniziato con Veronica, una delle collaboratrici del centro. A destare il mio interesse, è stata inizialmente la situazione igienica impeccabile dell'area e degli ampi box, ma, oltre al profumo di detergenti, ho fiutato un elemento imprescindibile per chi fa questo mestiere: l'amore di tutti quegli 'amici pelosi' per gli operatori dell'allevamento e viceversa. La struttura ospita sia cuccioli, cani giovani e vecchie glorie che, nonostante l'età non sono state ‘cedute’, come, purtroppo, fanno molti allevatori. Il non 'disfarsi' di cani anziani rende onore e meritato rispetto ad un allevatore serio, che ama i suoi cani e garantisce loro una serena vecchiaia. Dopo aver aver sostato in un ampio giardino verde in cui i cani vengono lasciati liberi di correre e sfogarsi nel pomeriggio, mi sono imbattuto in una struttura dagli intonaci bianchi con all'interno tapis roulant e giochi vari per mantenere in perfetta e sana forma fisica i cani dell'allevamento.
Adesso, però, vi invito a prestare la massima attenzione nella lettura e ad accantonare l'immagine del Bassotto con lo zainetto rosso, perché la trama si tinge di rigore, passando all'intervista di Emilio Citro, Presidente Fenalc settore cinofilia e titolare dell'affisso Enci dell'Allevamento Dei Volsci, su come riconoscere un allevatore serio ed affidabile.
Dal punto di vista sanitario quali sono i trattamenti di profilassi che devono essere effettuati ai cani in allevamento?
Periodicamente, una volta ogni 25/30 giorni devono essere effettuati trattamenti antiparassitari per proteggere i cani da zecche, pulci, flebotomi e acari. Inoltre, annualmente, va effettuata la vaccinazione per ridurre il rischio di contrarre malattie infettive, quali ad esempio, il cimurro, parvovirus canino, parainfluenza, leptospirosi, tracheobronchite. Ai cuccioli, la prima vaccinazione va effettuata dopo i 60 giorni di vita e questi dovranno essere consegnati quando avranno compiuto almeno 80 giorni. Nel nostro allevamento, i cuccioli non lasciano la struttura senza aver effettuato il ciclo vaccinale completo e senza il parere favorevole del direttore sanitario, il quale controlla che non ci siano parassiti nelle feci, che il sistema cardio-circolatorio non abbia deficit, controlla l’apparato dentario, le orecchie, il manto, le funzioni visive e, al termine dei controlli rilascerà un certificato di sana e robusta costituzione. Il cane dovrà essere ceduto con microchip e con regolare iscrizione all’anagrafe canina.
L'allevare molte razze può essere un elemento da valutare come negativo quando una persona poco esperta si presenta da un allevatore? Voi quante razze allevate?
Noi alleviamo cani Corso e per il Ministero dell’Interno, allevo ed addestro il Pastore Belga Malinois. Un allevatore serio alleva con cura anche diverse razze, ma con criterio e non per fare ‘mercato’, salvaguardando la salute delle fattrici.
Quanti parti dovrebbe avere una fattrice per restare in buona salute?
Le mie fattrici partoriscono una sola volta durante l’anno e l’accoppiamento avviene a partire dal terzo calore. Vi sono allevatori che vendono cuccioli di fattrici giovanissime e questo non significa amare gli animali, ma sfruttarli ed indebolirli. Se le mie fattrici hanno avuto parti impegnativi, aspetto anche un anno prima di farle accoppiare nuovamente.
Nonostante attestazioni inerenti la buona salute dei cuccioli, ci svela come i nostri lettori possono riconoscere la serietà di un allevatore?
Un allevatore serio non cerca di vendere ad ogni costo i cuccioli pur di alleggerire il suo allevamento, anzi, dovrebbe prima di tutto spiegare al cliente a quali responsabilità va incontro nell’adottare un cucciolo. Il cane non è una moda del momento, pertanto, l’allevatore serio, deve capire se chi ha di fronte è in grado di educare e gestire una determinata razza, piuttosto che un’altra. Un allevatore chiederà sempre informazioni sul luogo nel quale il cucciolo andrà a vivere, quanto tempo avrà da dedicargli il proprietario, facendo, in sostanza, una sorta di verifica psicologica dell’acquirente.
Le è mai capitato di non aver voluto vendere cani a chi non reputasse idoneo? Se sì, come ha capito che l'acquirente non avrebbe amato e rispettato il cane?
Sì mi è capitato e non c’è stato modo di smuovermi dalla decisione presa. Io sono cresciuto con i cani e prima di essere un allevatore, sono un addestratore e conoscere la psicologia canina, mi permette di capire se alcune persone non saranno in grado di crescere un cane e renderlo felice.
Ci potrebbe indicare alcuni elementi che un ipotetico acquirente dovrebbe valutare prima di acquistare un cane in un allevamento?
Valutare lo stato vitale dei cani presenti in allevamento, ad esempio, nell’osservare i cuccioli, questi dovranno essere ricettivi al gioco e non dovranno provare timore nei confronti dell’allevatore. I cani cresciuti a contatto con l’essere umano tendono ad andare incontro alle persone, quindi ciò fa supporre che non siano cresciuti isolati e senza aver familiarizzato con altri cani e persone. Diffidate categoricamente da quegli allevatori che non vi permettono di vedere uno o entrambi i genitori dei cuccioli. Pretendete sempre le attestazioni sanitarie relative alle vaccinazioni e, riguardo ad alcune malattie genetiche a cui potrebbero essere soggetti i cani, esigete la documentazione che i genitori non abbiano una determinata patologia, anche se, purtroppo, la garanzia certa ed assoluta che il cucciolo, crescendo, non possa avere problemi di salute, esula dalle competenze umane.
Aaron
Fonte: la Rubrica "Aaron pensieri a 4 zampe" di InfoOggi.it