ROMA, 1 SETTEMBRE 2015 - La vita è come un sacco di crocchette, non sai mai quello che il tuo proprietario sceglierà per te. Pertanto, oltre a fornirci un mangime che non sceglieremo direttamente ma che ci verrà imposto in base a determinate caratteristiche qualitative, nemmeno sulla scelta del proprietario con il quale crescere ed invecchiare, avremo voce in capitolo.

Nei miei quasi tre anni di vita ho avuto la possibilità di conoscere e, qualche volta frequentare, coppie formate da cani ed umani non soltanto male assortite da un punto di vista estetico e, approfondendo  il comportamento umano, ho tracciato una serie di profili psicologici  dei proprietari dei cani, analizzandone le peculiarità, ma soprattutto, mettendo in risalto negativo alcuni atteggiamenti errati, da evitare, per il benessere del vostro amico a 4 zampe. 

Umano Narciso - Sceglierà un cane perfetto da un punto di vista morfologico e durante le passeggiate tenderà a mostrare le forme di un fisico scolpito.  Finché nessun passante dirà mai che il cane è più bello ed interessante del proprietario, la relazione non avrà segni di crisi e il maschio alfa potrà dormire serenamente. Ironia a parte, di un cane non va esaltata e curata solamente la bellezza, ma dovrebbe esserci un giusto equilibrio tra l'interesse del proprietario per l'aspetto fisico e l'equilibrio psichico. Un cane curato nei minimi dettagli estetici ma che non potrà fare la sua vita da cane e socializzare con i suoi simili, non sarà un cane felice. Il cane non sa di essere bello e “figo” e, probabilmente, preferirebbe rotolarsi nel fango e ridurre le sedute di toeletta per impiegare quel tempo in attività ricreative in compagnia dei suoi simili o di umani che sappiano come appagarlo. 

Umano ipocondriaco - Vede malattie sempre in agguato. Anche dietro uno starnuto potrebbe celarsi una grave patologia che, a detta delle "approfondite" ricerche su internet,  potrebbe essere letale per il cane. Un proprietario estremamente apprensivo sotto il profilo della salute, anche quando realmente non vi è alcun fondamento, potrebbe instaurare un rapporto con il cane basato esclusivamente su stati ansiosi e, con il tempo, oltre a nuocere alla psiche del cane,  questi verrà costretto a vivere sotto una campana di vetro. 

Umano militare - Usa metodi coercitivi per l'educazione del cane e pretende che l'animale esegua militarmente gli ordini imposti, senza capire che un cane che realizza comportamenti attesi per non ricevere punizioni fisiche, è un cane impaurito e, pertanto, il tipo "umano militare" non avrà instaurato un rapporto di fiducia basato su rispetto e amore, ma una relazione incentrata sulla violenza ed il terrore. 

Umano glicemico - Lodi gratuite e a volte anche inopportune, verranno elargite al cane in qualsiasi momento della giornata e per qualunque tipo di azione realizzata. Il cane, in questo caso, non capirà quando avrà avuto un comportamento degno di ricompensa, visto che per il solo fatto che sta respirando ha meritato apprezzamenti. 

Umano rassegnato - Non ha capacità di far comprendere al cane gli atteggiamenti errati e nella sua rassegnazione dinanzi a fatti ed eventi, permetterà all'animale di compiere qualsiasi azione, anche quelle che potrebbero arrecare fastidi e lesioni ad altri soggetti. 

Umano agonistico - Aprirà la porta del box al cane soltanto per consentire di espletare i bisogni fisiologici e per condurlo al campo per l'addestramento che verrà effettuato in maniera estenuante, volto al solo scopo di conseguire risultati agonistici. 

Umano leader - Ha instaurato un rapporto sincero e duraturo con il cane grazie all'applicazione delle giuste regole di convivenza, senza l'utilizzo della forza, ma con metodi gentili, avrà fatto capire quali comportamenti attesi sono corretti e vanno premiati. Lo sguardo tra proprietario e cane sarà franco, di intesa e intriso d'amore. 

Umano disinteressato - Pensa che il cane abbia bisogno soltanto di cibo, acqua e forse, qualche visita di controllo dal veterinario. Non ha interesse per la vita sociale del cane che, probabilmente, dalla sua cuccia riciclata da altri soggetti, sognerà di condurre una vita diversa da quella che, per inerzia, si ritrova a vivere. 

Umano disumano - Ha la concezione che il cane sia un oggetto, quando è cucciolo un passatempo per i suoi bambini, non un essere vivente con un'anima e, alle prime difficoltà non mostrerà segni di esitazione nell'abbandonarlo. Se doveste incontrarlo o avere qualche avvisaglia, abbandonatelo voi l'umano che di umano non ha proprio nulla. 

Aaron

Fonte: la Rubrica "Aaron pensieri a 4 zampe" di InfoOggi.it

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